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Comune di Ferrara
Assessorato alle Politiche ed Istituzioni Culturali

Ferrara Città del Rinascimento

Alfonso I d'Este e le armi.

Le prime testimonianze dell’uso di armi da fuoco in territorio estese si hanno intorno alla metà del ‘300 ma già con il pur pacifico Marchese Leonello i testi parlano di una Ferrara provvista di artiglierie e armi da sparo. Mezzo secolo dopo, alla salita al trono del fratellastro Ercole I la città può già vantare in questo campo una dotazione di tutto rispetto: 1000 pezzi di artiglieria, che gli permetteranno di sconfiggere i veneziani affondando la loro flotta in risalita dal Po.

Ma è il figlio di Ercole, Alfonso I, a cui spetta il privilegio di legare il suo nome e le sue imprese a questo nuovo tipo di armi passando appunto alla storia come il “Duca Artigliere” famoso non solo in Italia ma in tutta Europa (decisivo ad esempio il suo contributo con l’artiglieria nella Battaglia di Ravenna).
Figlio di Ercole I e di Eleonora d’Aragona il futuro Duca Alfonso nel corso della sua giovinezza non dimostrava particolari attitudini allo studio e alle lettere, fortunatamente questa lacuna era colmata da una notevole capacità manuale che con gli anni si rivelò preziosa nell’esercizio del suo governo in tempo di guerra.        

Le cronache dell’epoca narrano infatti come Alfonso di persona progettasse e sovraintendesse a tutte le operazioni di costruzione di nuove artiglierie, sempre più funzionali alla nuovo modo di fare la guerra.

Le armi poi venivano custodite nelle cosidette santabarbara che all’epoca di Alfonso I erano due e ospitavano circa 300 pezzi di artiglieria pesante, mentre la fabbrica vera e propria era suddivisa in tre edifici di cui uno era la fonderia per fodere i metalli, il secondo la stamperia per realizzare gli stampi e la terza un’officina in cui i “pezzi” venivano montati su strutture di legno o carri.

(In alto a destra: scuola ferrarese. “Ritratto di Alfonso I”)